A DAPHNE, LA CORONA DI ALLORO

Daphne, in greco, vuol dire Lauro, cioè la pianta di Alloro, di cui le foglie erano, nell’antichità, usate per fare corone, come simbolo di vittoria, da donare ai vincitori delle gare in onore di Apollo.
Daphne era il nome di una delle Naiadi, un tipo di Ninfa femminile associata prevalentemente ai corsi di acqua dolce nella loro generalità, quindi a fontane, pozzi, sorgenti e ruscelli.
Daphne Caruana Galizia era una giornalista-blogger di Malta, che è stata uccisa da una bomba, mentre era nella sua auto; speriamo che la sua “acqua” possa dissetare coloro che vogliano fare il suo mestiere, come lei ha fatto il suo, con tanto coraggio e determinazione da rimanerne
uccisa.
Daphne si è trasformata, non in pianta d’Alloro, inseguita da Apollo, ma ammazzata da gente che aveva paura delle sue parole, che voleva toglierla di mezzo, perché era troppo pericolosa, perché sapeva troppe cose, perché sapeva fare veramente il suo mestiere.
Daphne era già stata minacciata tante volte, ma nel suo ultimo post aveva scritto: “La situazione è disperata, ovunque io guardi, vedo solo corruzione.” In un’isola che è un “paradiso fiscale”, si possono facilmente immaginare i soldi sporchi che entrano ed escono. Tant’è che in una di queste manovre c’era di mezzo addirittura la moglie dell’attuale premier del centro-sinistra
Muscat.
Daphne rimarrà viva nella memoria di chi cerca la verità, come hanno fatto altre donne giornaliste, come la Politovskaja in Russia, la Lepage nella Repubblica Centroafricana, la Niedringhaus e la Cutuli in Afghanistan, la Alpi in Somalia, la De Palo in Libano, la Colvin in Siria, e tante, e tanti altri, che hanno saputo portare fino in fondo la loro passione, il loro desiderio di verità.
Perchè la verità è come l’amore, quando è troppa, a qualcuno da fastidio.

Martino Taurino

A DAPHNE, LA CORONA DI ALLOROultima modifica: 2017-10-17T17:30:17+02:00da martinotaurino
Reposta per primo quest’articolo