Archivio mensile:maggio 2016

ZUSHE BEN AVRAHAM

E’ il nome in ebraico di Robert Allen Zimmerman, cioè, Bob Dylan, che oggi, 24 maggio 2016, compie 75 anni. Nato nel Minnesota, negli Stati Uniti, da genitori ebrei.

E’ del segno dei Gemelli, una caratteristica tipica dei più grandi letterati (Dante e Shakespeare ne sono un esempio), ed è stato, a mio avviso (ed anche secondo il regista tedesco Wim Wenders), uno dei cinque personaggi più importanti della musica occidentale, a partire dagli anni ’60 del secolo passato, insieme a Jacques Brel, Leonard Cohen, Van Morrison e Fabrizio De Andrè.

Cominciai a sentirlo da “The freewheelin’ Bob Dylan” del 1963 fino ad arrivare al 1966, quando pubblicò il primo long playing doppio della storia del pop, parlo di quel capolavoro assoluto che porta il titolo di “Blonde on blonde”. In questi pochi anni ha fatto degli album che hanno segnato positivamente in modo indelebile la mia formazione culturale.

Per quanto concerne la sua musica di questo periodo è stato debitore del folk, all’inizio (Woody Guthrie su tutti), e poi del blues e del rock. Per quanto riguarda invece i testi, qui in Italia dobbiamo essere grati a Fernanda Pivano, che con due libri di traduzioni delle sue canzoni ci ha spalancato le porte su una visione della vita veramente originale all’epoca. Almeno per noi italiani.

Immaginate che nel ’63 (!), in una delle sue canzoni diceva: “propaganda, tutto è falso…”

Ma vi rendete conto di quanto era avanti quest’uomo? Per noi l’avanguardia di quell’anno era Claudio Villa, arrivato secondo al festival di Sanremo…

Comunque, le cose cambiano, e nella mia evoluzione dell’ascolto musicale, l’ho un po’ perduto, anche se ogni tanto arrivava qualcosa, come il brano “All along the watchtower”, tramite la versione di Jimi Hendrix però, oppure “Lay lady lay”, perché mio fratello aveva trovato il 45 giri…

Sarà stata colpa del suo incidente motociclistico nel ’66? O era finito l’incantesimo?

Chi era cambiato, lui o io?

Forse era semplicemente un’altra fase per entrambi. Ognuno a modo suo, beninteso…

Per chi non conosce bene quell’entusiasmante periodo di cui sto scrivendo, suggerisco di vedere due film su di lui, uno è di D. A. Pennebaker, del ’65, e s’intitola “Dont look back”, e l’altro è di M. Scorsese, del 2005, dal titolo “No direction home”. Sono due gran bei documentari, dove emerge la vera essenza di questo grande artista.

E dunque, buon compleanno Bob! Sei stato un grande!

VENERDI’, SABATO E DOMENICA: ISLAM, EBRAISMO E CATTOLICESIMO.

La religione è l’oppio dei popoli o piuttosto l’anfetamina?… Vediamo il perchè.                                Le tre religioni monoteiste hanno come giorno festivo, dedicato al culto del loro Dio, gli ultimi tre giorni della settimana, l’Islam il venerdì, che è il giorno del pianeta Venere, l’Ebraismo quello del sabato, cioè Saturno, il Cristianesimo (o meglio, il Cattolicesimo) la domenica, il dì del Sole.
Non è un caso perchè il caso non esiste.
Il pianeta su cui abitiamo è, come svariate persone sanno, influenzato anche dal nostro sistema solare; se pensate che solo la Luna, che è un semplice satellite, condiziona il movimento delle maree (e noi siamo composti per tre quarti di liquidi), immaginate il resto…
Venere, la dea dell’amore, rappresenta simbolicamente la comunione tra l’essere umano e la natura, tra cui anche il piacere del sesso, ma purtroppo parte di quello maschile non è in grado di gestirlo, e a volte invece di amare, odia, o se ama lo fa in modo egoistico e possessivo. Tant’è che la violenza e tutto ciò che ne consegue, derivano da queste profonde frustrazioni (non dimentichiamoci che è sempre il sesso maschile che si inventa le guerre).
I simboli, ce lo rammentava Jung, sono potenti, lavorano dentro; quello della donna è la Luna, quello dell’Islam è la mezza luna…di base queste tre religioni sono tendenzialmente maschiliste, chi più chi meno, d’altronde è normale, visto che il loro Dio è “maschio”.
Il fatto che la Luna e il Sole (che è circa 400 volte più grande del nostro satellite) dal punto di vista terrestre sono perfettamente uguali, non è frutto del caso, anzi, si potrebbe dire che se non fosse stato così, non ci sarebbe stata la vita sulla terra.
Notte e giorno, negativo e positivo, yin e yang, femmina e maschio…la divisione dei sessi, è avvenuta nell’era dello Scorpione, affinchè si potesse procreare nel mondo materiale, perciò occorre che oggi queste religioni, se vogliono stare al passo con i tempi, ripensino il ruolo della donna nel loro ambito, visto che l’origine della parola re-ligio, vuol dire legare di nuovo, ri-unire, cioè, a livello inconscio, tornare a prima della divisione dei sessi, quando si era in compagnia di ciò che viene chiamato Dio.
E a proposito di simboli, ci sono degli uomini che scambiano il loro pene con la canna del mitra, praticamente invece di eiaculare spermatozoi, sparano pallottole.
Da quando sono state inventate le armi da fuoco i rapporti tra esseri umani sono peggiorati. Almeno una volta il simbolo fallico era la spada, dove però ci voleva ancora il coraggio ed il valore, adesso anche l’uomo più infimo e codardo è in grado di uccidere con il mitra: il desiderio di togliere la vita “è duro a morire”.
Guardate in Italia, il paese che legge meno in Europa (e con il maschio più attaccato alle gonne della madre…), quante donne vengono uccise ogni anno.
Eros e Thanatos (Amore e Morte) si sà, a volte camminano insieme, perchè sono la luce e l’ombra della stessa sostanza ,già nel I sec. a.C. il poeta Catullo scriveva “Odio ed amo. Il perchè forse chiederai. Non so, ma sento che così accade e mi cruccio”.
Dunque, qual’è questa sostanza? E’ la vita, è la nostra attuale incarnazione, perchè è la legge del karma e della reincarnazione che regola la nostra esistenza, che ci dà la possibilità di evolvere o involvere spiritualmente, ponendoci degli ostacoli da superare, a volte veramente impervi.
Il mistero della reincarnazione, che oggi ai più sembra fantascienza, nell’antichità, anche in occidente, era un fatto acclarato; il sommo Virgilio nel I sec. a.C. nell’Eneide, scrisse che prima di reincarnarsi all’essere umano veniva fatta bere l’acqua del fiume Lete che faceva dimenticare la vita precedente.
Attualmente, queste tre religioni non accettano tale teoria (anche se, al loro interno, ci sono delle piccole frange che ci credono).
Invece per il Cristianesimo degli esordi, la reincarnazione era una verità. Poi hanno cominciato con quello che sarebbe diventato il Cattolicesimo, dal concilio di Nicea del 325 in poi, a togliere dalla dottrina originaria ciò che era inerente alla reincarnazione, rendendo dogmi tutta una serie di leggi in modo tale che la persona ignorante delegasse al sacerdote, il rapporto con Dio, e si perdesse il messaggio originario, cioè che ognuno di noi ha dentro la scintilla divina, se si attiva interiormente, e perciò potenzialmente in grado di connettersi con il suo lato spirituale, se vuole e se ne è capace, rendendosi a quel punto consapevole del fatto che lui solo è responsabile delle proprie azioni, quindi, della sua vita (quanta letteratura nel corso dei secoli se l’è presa con Dio, come se fosse Sua la colpa di come vanno le cose).
Ma veniamo al venerdì; l’Islam all’epoca del nostro medioevo ha fondato le basi della cultura occidentale, nelle varie scienze non aveva l’uguale al mondo, ed anche nelle arti della decorazione, dell’architettura e della letteratura volava alto. Poi si sa, tutte le culture subiscono alti e bassi, vanno e vengono, come le onde del mare, ed oggi, le frange più estremiste dell’Islam stanno facendo molto “rumore”, che è quello che loro vogliono si sappia di loro, essendo degli ottimi promotori di se stessi, si fanno riprendere durante le loro azioni più provocatorie, facendo girare liberamente in rete i loro filmati in modo da suscitare la rabbia e l’orgoglio (Fallaci docet) degli occidentali.
Questo, per l’Europa e gli Stati Uniti, è inquietante, tenendo conto che l’Islam è la religione che ha più seguaci al mondo, c’è comunque da dire che la maggior parte dei musulmani non è così. Io stesso ne ho avuto la conferma, andando nelle loro nazioni in Africa ed in Asia, dove ho conosciuto anche persone notevoli, altruiste e generose come da noi non si è più tanto abituati ad incontrare. Così come ho incontrato dei preti e delle suore straordinari in certi contesti ambientali veramente drammatici.
Se si pensa che la parola “Islam”, vuol dire “Pace”, diventa materia di riflessione capire come si sia giunti fino a questo punto. Forse è anche un po’ colpa dell’occidente?
E’ pur vero che, come accennavo prima, certi furori estremisti derivano sempre da grandi frustrazioni interiori e dal karma dell’umanità….
C’è anche il fatto che oggi internet, ha annullato le distanze, e allora quello che una volta era un problema relativo ad una guerra lontana, oggi, la stessa, ce la possiamo ritrovare tranquillamente sotto casa.
Come, per associazione di idee, la migrazione umana verso il nostro paese, i barconi della disperazione, quello non è niente altro che la raccolta di ciò che l’Europa ha seminato nel secolo passato con lo sfruttamento dei paesi poveri, perciò ogni essere umano oggi è costretto a farci i conti.
In buona sostanza, come cantava Fabrizio De Andrè anni fà: “per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”…
Il dato di fatto è che il nostro pianeta, che una volta sembrava sterminato, smisurato, infinito, oggi, per via di queste interconnessioni veloci, appare terminato, misurato, finito…
Torniamo al tema centrale, queste religioni monoteiste sono in contrasto tra loro; gli elementi che hanno scatenato questa situazione sono molteplici, senza iniziare da troppo lontano, partiamo dal secolo passato, dalla disputa tra ebrei e palestinesi iniziata nel dopoguerra.
Coloro che vinsero la guerra decisero che il popolo ebraico aveva diritto ad una sua terra, dopo la tragedia epocale che aveva vissuto, passando per l’ingerenza degli Stati Uniti (se si pensa che vogliono importare la loro “way of life”, modo di vita, c’è da rabbrividire…) nel mondo arabo, con l’Iran, con l’Afghanistan, e, tanto per ricordare le antiche crociate, con (il presunto “cristiano”) Bush padre (facente parte della loggia “skull and bones”, teschio e ossa, un nome un programma…) che invase l’Irak con la scusa del Kuwait, e siccome “le colpe dei padri ricadono sui figli”, quella marionetta di Bush figlio ha continuato il programma (e pensare che ogni mattina lui, e i suoi accoliti, si riunivano in preghiera…). Dulcis in fundo, il “premio nobel per la pace” Obama, ha pensato bene di intervenire anche in Siria. Non manca più nessuno all’appello, visto che le restanti nazioni del medio oriente sono quasi tutte loro alleate (almeno di facciata…).
Gli Stati Uniti si credono “portatori di pace”, allora viene da pensare a quella che hanno portato agli indigeni d’America…non capiscono che esistono altre culture totalmente diverse, che non vogliono avere nessun punto di contatto con la loro “cultura”, è una cosa che non riescono a concepire.
Ma, in fondo in fondo, oggi, i veri motivi del loro agire si conoscono: le loro fabbriche di armi devono produrre, perciò bisogna consumare quelle già fatte, la paura che le loro fonti energetiche prima o poi finiranno, li porta a cercare di accaparrarsene delle nuove, e le varie lobby in occidente non vogliono mollare i poteri forti, come quello delle banche, per esempio; parlo del potere vero, quello dietro le quinte.
Senza essere “dietrologi”, questo, oramai, è un dato di fatto evidente.
In tutto questo baillame ci si stupisce che la frangia più estremista dell’Islam stia reagendo? Ha solo colto la palla al balzo, e lo ha fatto con la scusa della cosiddetta “guerra santa”, la jihad, a perenne ricordo, come accennavo prima a proposito dei Bush, delle crociate medievali, che causarono già all’epoca immani tragedie, con centinaia di migliaia di morti.
A proposito delle differenze all’interno dell’Islam, è interessante quel che fa dire il regista mauritano Sissako in un suo film, all’imam della moschea quando vi entrano tre jihadisti con armi e scarpe: “qui a Timbuktu, chi si consacra alla religione lo fa con la testa, non con le armi…andatevene”.
La legge del karma, come quella della fisica, dice che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, e dunque, allargando la visuale, và tenuto conto che ogni volta che si uccide un essere umano tutta l’umanità fà un passo indietro, per cercare di pareggiare il karma!
E riguardo al post mortem, l’anima dell’essere umano quando “và in cielo” deve attraversare le varie sfere spirituali, la prima è quella della Luna (denominata, dalla cultura indiana, kamaloka, o purgatorio per i cattolici) dove dovrà rivivere interiormente quello che ha causato agli altri…altro che il paradiso dei martiri per i kamikaze islamici, oppure a chi lancia le bombe “intelligenti” occidentali, causando stragi di civili inermi, anziani, donne e bambini…rivivere nel proprio spirito queste esperienze deve essere peggio di certi gironi danteschi.
Perciò sarà meglio fare del bene disinteressatamente, amare il prossimo, e quando si andrà “in cielo”, si sentiranno dentro l’anima le emozioni e le sensazioni che abbiamo procurato agli altri.
Perciò si avvisano tutte le persone che pensano di donare i propri beni materiali alla loro “chiesa” per assicurarsi il “paradiso”, che è inutile, così come quelli che passano l’intera vita fregandosene altamente della religione e che in punto di morte chiamano il prete, per “l’estrema unzione”, della serie: sai mai se dall’altra parte c’è davvero qualcosa, meglio cautelarsi…
A proposito di paradiso (terrestre), viene in mente, se si pensa alle gioie della vita, certa antica letteratura araba che narrava di passioni d’amore magiche e meravigliose, di una sana sensualità, davvero la luce più fulgida del simbolo di Venere.
Ora passiamo all’Ebraismo: il sabato è il giorno di Saturno, il pianeta del karma.
Tutta la storia ebraica narra di un karma pesante; per millenni sono stati scacciati, vilipesi e bistrattati da quasi tutti.
Eppure la cultura ebraica ha sfornato dei testi che sono delle pietre miliari per l’umanità, come l’Antico Testamento, ma, purtroppo per loro, i più lo hanno sempre inteso sotto la forma del materialismo più greve.
Il contenuto di frasi sagge come: “chi semina vento raccoglie tempesta” ed ancora “occhio per occhio dente per dente”, se non si intendono spiritualmente, cioè alla luce della reincarnazione, provoca grossi danni.
Guardate il rapporto tra ebrei e arabi…facciamo un esempio concreto, se una persona uccide un’altra, in una delle prossime vite, per la legge della compensazione dettata dal karma, sara’ l’altra ad ucciderlo, ma, grazie al cielo, esiste il libero arbitrio, l’essere umano può sempre decidere quale strada prendere, dato che nulla è predestinato e noi non siamo delle marionette, o perlomeno non dovremmo esserlo.
E allora mi domando se chi ammazza un suo simile, sia esso un soldato o no, abbia un minimo di coscienza.
Possibile che non si senta a disagio?
Sì, purtroppo è possibile; il problema è che è “addormentato” nella coscienza.
E’ come un burattino con i fili manovrati dal suo karma che si crede un uomo libero…di uccidere il suo prossimo (eppure c’è stato qualcuno che disse: “fai agli altri ciò che vorresti sia fatto a te”).
Oggi come oggi niente e nessuno possono giustificare l’omicidio.
Con tutto quello che l’umanità ha passato nel corso della storia non è più ammissibile togliere la vita.
Non dovrebbero esserci più bandiere o fedi per cui valga la pena uccidere…
Torniamo agli israeliani ed ai palestinesi. Quella situazione non potrà mai cambiare se non terranno conto del karma e della reincarnazione. Per cambiarla realmente, ambo le parti, dovrebbero prendere esempio dalla dottrina della non violenza del Mahatma Gandhi, imparando la tolleranza reciproca…cosa molto difficile (visto che la stessa India dimostra di non aver capito niente dell’insegnamento di suo “Padre”), ma non impossibile, come hanno dimostrato dei musicisti palestinesi ed israeliani facendo concerti insieme. Perchè è con l’arte e la cultura che si vince l’intolleranza.
C’è però da dire che la razza ebraica, sotto altri aspetti, ha grandi capacità; quando si occupa di arte (in particolare di musica), di cultura (con la loro intelligente ironia) e di scienza, arriva facilmente ad alti livelli.
E finiamo con la domenica, giorno del sole, sacro a tutti i cristiani.
Anche il messaggio del Cristo, scritto nel Nuovo Testamento, non si capisce nella sua completezza se non lo si vede sotto la luce del karma: “ama il tuo nemico” oppure “a chi ti schiaffeggia porgi l’altra guancia”; perchè dovrei farlo se ho solo questa vita per tutta l’eternità? Persino Papa Francesco, da “buon” gesuita, ha detto che se qualcuno offendesse sua madre, lui gli darebbe un pugno; pessima mossa, in questo modo ha giustificato la reazione violenta all’offesa.
Insomma, perchè devo porgere l’altra guancia? Forse per paura dell’inferno, con il diavolo con le corna, gli zoccoli, la coda e il tridente? Quello andava bene ai tempi di Dante Alighieri perchè era nell’immaginario collettivo dell’epoca. L’inferno ce lo creiamo da soli quando facciamo soffrire gli altri, come ho scritto prima.
Ricapitolando, perchè uno nasce povero e l’altro ricco? Oppure uno handicappato e un altro sano? Perchè ad uno tutto e ad un altro niente?
Se la vita fosse una sola, allora sarebbe tutto basato sulla fortuna o sfortuna, e a quel punto ogni cosa diventerebbe lecita…così si spiegherebbero molte nefandezze commesse dall’uomo nel corso della storia, compreso l’antico adagio “mors tua vita mea” (nel IV-III sec. a.C. Appio Claudio, letterato romano, scrisse: “ognuno è l’artefice della propria fortuna”).
Quindi il Cattolicesimo non ha ben capito che il vero messaggio del Cristo, quello dell’amore e della compassione verso chi soffre, verso l’ultimo, può essere veramente attuato solo con la consapevolezza che ognuno di noi è stato e continuerà ad essere il rappresentante dell’umanità intera, visto che abbiamo vissuto e vivremo altre vite, come uomo e come donna alternativamente.
Non solo, ognuno di noi può essere stato una persona onesta e rispettabile, un povero, un nobile, un ladro, un guerriero, un omosessuale, un frate, una prostituta…oppure nato e vissuto in qualsiasi continente…di tutto insomma.
Perciò la prossima vita ce la stiamo costruendo ora con il nostro modo di pensare, di sentire e di volere.
Lasciamo per ora da parte quelle credenze orientali per cui si può rinascere animali…
Và essenzialmente ridefinito il concetto che i regni sul nostro pianeta sono quattro: minerale, vegetale, animale ed umano, poichè l’essere umano possiede l’Io e perciò è, teoricamente, in grado di distinguere il bene dal male.
Se così non fosse regnerebbe il Caso (anagramma di Caos)…e dunque, a questo punto, che cosa ci si può aspettare se nascere Uomo è solo frutto del Caso? L’etica? La morale? E perchè? Su quali basi? Chi glielo fa fare a comportarsi come si deve? Il codice civile? La paura del carcere forse? E’ questo lo spaventapasseri? Un pò poco mi sembra, anche perchè con un buon avvocato lo si può pure evitare…diciamo che la prevaricazione sull’altro sarebbe lo sport nazionale…come dite?…è già così?…infatti…a volte, sembra addirittura avallata da alcuni rappresentanti religiosi, grazie anche all’ignoranza popolare: pensate ai boss della malavita nostrana, perlopiù ferventi cattolici (forse per paura dell’inferno?). Quante statue di madonne e di santi si sono dovute inchinare di fronte alle loro abitazioni, quando stavano ai domiciliari? Che paese assurdo… se pensate anche che ancora oggi nel sud Italia battezzano le figlie con i nomi di Crocifissa, Genuflessa o Addolorata…
Vediamo un attimo come sono messi gli atei, sintetizzando: la maggior parte dell’occidente crede, imboccato dalla scienza ufficiale, che noi siamo il frutto del “Big Bang”, come dire, dal Caos è nato il Caso, perciò quando moriamo siamo cibo per vermi e basta, fine dei giochi, visto che veniamo dal nulla, ritorniamo nel nulla, e tutto questo stupendo e meraviglioso miracolo continuo denominato Vita e anche tutto ciò che l’umanità ha prodotto di straordinario nell’ambito artistico e culturale, è un mero frutto del caso…
Poi , come già accennato, c’è parte dell’oriente che invece crede alla metempsicosi, cioè ad un certo tipo di reincarnazione per cui si può rinascere anche animali, magari degli insetti…mi viene in mente ciò che l’indiano Yogananda diceva sulle zanzare, che sono i discorsi pungenti della gente, o sui fiori sul ciglio della strada che sono i sorrisi di qualcuno…
Ma torniamo alla nostra religione: è grazie al Cattolicesimo che i più grandi artisti della storia hanno creato stupendi capolavori; la meravigliosa storia dell’arte classica occidentale (perlomeno per cinque secoli, dal tredicesimo al diciassettesimo) è arrivata a vette altissime.
All’opposto ci sono delle macchie indelebili che riguardano questa religione, come i roghi dove hanno bruciato svariati geni dell’umanità, o la depravazione sessuale di certa casta sacerdotale, o ancora le stragi di interi villaggi con migliaia di uomini, donne e bambini considerati “eretici” (catari, albigesi, etc.), la vendita delle indulgenze e tanti altri enormi errori.
D’altronde il Cattolicesimo, per sua indole, ha sempre puntato sull’immagine della Crocifissione, la Morte, piuttosto che su quella della Resurrezione, la Vita.
E’ evidente, per chi ha occhi per vedere, il rapporto tra fine e nuovo inizio, morte e rinascita.
Così come il sole, che dà luce e calore, portatore di vita, anche lui muore e rinasce ogni giorno :il sole invitto, cioè mai sconfitto.
C’è da dire che il culto del sole è stato importato dall’oriente (mi pare giusto visto che è da est che inizia il suo percorso), e a tal proposito c’è un episodio storico interessante: in Asia minore (nel 130 a.C.) c’era il pretendente al trono di Pergamo, Aristonico, inviso ai romani, che aveva creato un movimento chiamato “lo Stato del Sole”, che doveva essere, a suo dire, il regno della libertà e dell’uguaglianza dove non sarebbero esistiti nè ricchi nè poveri, nè schiavi nè padroni, ovviamente fu catturato e inviato a Roma dove fu strangolato in carcere.
Tornando al Cattolicesimo, si evince che chi lo ha gestito (come nel concilio di Nicea, già menzionato), ha cercato in tutti i modi di far dimenticare le verità insite nel Cristianesimo originario (manipolando gli antichi testi protocristiani) e ciò è stato fatto per soggiogare il popolino, notoriamente ignorante.
Consiglio, a tal proposito, di leggere un saggio del grande scrittore russo, Tolstoi, dal titolo “Il regno di Dio è in voi”, che guarda caso si è fatto in modo di non renderlo tanto reperibile, visto che non concedeva sconti a nessuno…
Alla fine, visto che si è parlato anche del rapporto tra parte del nostro sistema solare e queste tre religioni, sorge spontanea una domanda: come mai i segni zodiacali nel calendario occidentale, sono rimasti ancora nelle stesse posizioni di duemila anni fa? Eppure esiste la precessione degli equinozi, i segni zodiacali, dal punto di vista della terra, si spostano di un segno ogni duemilacentocinquanta anni.
Cosa è successo di così importante duemila anni fa circa per determinare questo fatto?
E ancora, queste tre religioni hanno un punto geografico fortemente karmico, Gerusalemme; simbolo per eccellenza del monoteismo. Cosa è accaduto in questa città? Perchè è diventata il centro nevralgico di queste tre religioni?
C’è un evidente paradosso, in questa situazione; tutte e tre hanno un unico Dio però non c’è né intesa né armonia tra loro.
Forse perchè ognuno di loro vuole l’esclusiva?
Per quale motivo?
Avere più potere su più credenti possibili?
Non sarà mica anche qui una questione di soldi?
Mah…chissà…
Direi di chiudere con un altro grande scrittore russo, Dostoevskij, che in uno dei suoi meravigliosi romanzi scrisse:
“l’uomo è infelice perchè non sa di essere felice”.