FLOTTA VERDE? NO, PALM FREE!

Ho letto su un giornale che la marina militare italiana è pioniera nei consumi energetici, perciò è una “flotta verde”, perché usa il biodiesel nei carburanti misti per la propulsione navale (avete presente quello che rilasciano in mare tutte le navi, solo per il fatto di esistere?).
Questo carburante viene prodotto dall’Eni nella bioraffineria di Venezia con l’utilizzo dell’OLIO DI PALMA (!). E qui casca l’asino! Ma non si vergognano? Ma lo sanno cosa significa utilizzare l’olio di palma?
Con la motivazione che è a basso costo stanno attuando una deforestazione continua e devastante! Con ecosistemi delicatissimi annientati completamente dalla mattina alla sera, con animali unici e meravigliosi che non hanno più il loro habitat naturale e che perciò scompaiono del tutto, estinguendosi. Ma, facciamo attenzione, perchè anche se le foreste di palme sono geograficamente lontane da noi, queste deforestazioni sono una cosa che ci riguarda tutti molto da vicino. Pensiamo solo all’effetto serra, causato fondamentalmente da queste spoliazioni vegetali.
La biodiversità, fulcro portante di nostra madre terra, in questo modo, viene “asfaltata”.
E pensare che l’olio di palma è usato tantissimo nell’alimentazione, soprattutto nei biscotti, nelle merendine, negli snack e in un altra miriade di alimenti.

“La palma da cui si estrae questo olio è coltivata soprattutto in Indonesia e Malesia. Per produrre quest’olio però vengono distrutti molti spazi di foresta tropicale. È il caso delle ultime foreste dell’isola di Sumatra. In Indonesia vivono oranghi, elefanti, tigri e rinoceronti a cui pian piano viene sottratto spazio vitale. Tanto che degli stessi animali in dieci anni sono rimasti solo poche centinaia di esemplari. Così l’Indonesia perde foreste, lo dicono i numeri: 50 anni fa il territorio dell’Isola di Sumatra era ricoperto per l’82 per cento di foreste. Nel ’95 la percentuale era scesa già al 52 per cento e si pensa che si azzererà entro il 2020.” Tratto da ilfattoalimentare.it su Change.org

Madre natura annientata dal dio denaro…quanti miliardi di euro vengono dati all’esercito, all’aviazione, alla marina e via dicendo? Per fare cosa? La guerra? Eh, no. Ora si chiamano “portatori di pace”… ma si vergognino piuttosto! Perchè oggi, l’esercito, con annessi e connessi, non ha senso, perché le guerre stesse non lo hanno. Voi direte che ci sono, comunque vada, e perciò io propongo un’alternativa alle persone che hanno il permesso di portare le armi, che è: “la guerra virtuale”. Ma sì, fate un gran falò delle armi vere e giocate con quelle finte, con i video, sfogate la vostra ignoranza bellicosa in questo modo.
Purtroppo, nella vita vera, pur di continuare a fabbricare armi, che gli fanno intascare tantissimi soldi, si inventano continuamente un nuovo nemico…pensate che risparmio incredibile sarebbe per la nostra nazione se un giorno queste entità non esistessero più…tanto sognare non costa nulla…e allora…chiudiamo gli occhi e…IMMAGINIAMO…
Le cifre enormi che vanno agli stipendi degli ufficiali e dei soldati in zone di guerra, sarebbero usate per le strutture architettoniche per i diversamente abili e in generale per il disagio sociale.
Tutte le caserme sarebbero adibite a progetti artistico culturali con incentivi statali sulle persone che hanno doti artistiche evidenti in ogni ambito.
I risparmi giganteschi sui NON acquisti di navi, aerei ed armamenti vari si potrebbero usare per gli ammortizzatori sociali di cui ce n’è un gran bisogno.
Si convertirebbero le fabbriche di armi in luoghi di riciclaggio, non certo del denaro sporco, ma di tutti i tipi di scarti, dai rifiuti organici trasformati in energia, a quello della carta (niente più alberi abbattuti per farla), si riciclerebbe quella usata che è tantissima, eppoi si riutilizzerebbe anche il vetro. Infine, stop alla fabbricazione della plastica che sta soffocando il nostro pianeta.
E via di questo passo. Che ne pensate? Inconcepibile, vero? Ok, potete riaprire gli occhi…
E comunque vada, a noi, della ”flotta verde” non ci interessa un fico secco, noi siamo per il “palm free”, cioè, niente più olio di palma, perché ai nostri figli e nipoti vogliamo lasciare un mondo dove ancora esista madre natura con i suoi figli, gli animali (e magari volendo, anche senza guerre)…

FLOTTA VERDE? NO, PALM FREE!ultima modifica: 2016-07-02T12:10:03+02:00da martinotaurino
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