MALA TEMPORA CURRUNT (corrono brutti tempi)

Che strano sogno che ho fatto ieri notte. Ma prima di descriverlo bisognerà fare un’annotazione. Poco prima di dormire avevo visto un telegiornale in tv dove si parlava del fatto che l’Isis aveva minacciato il Vaticano, Roma e l’Italia intera, mandando via internet immagini tipo il cupolone con sopra la loro bandiera nera. Cose del genere insomma.

Ma passiamo al sogno: ricordo che stavo in un posto dove sembrava fosse in corso una battaglia per tutto il circondario, anzi, direi, casa per casa, e mi ritrovavo ad intervistare un capo dell’Isis.

Forse era ambientato in Siria, chissà… Allora gli chiedo (tutto il discorso si svolse in perfetto italiano): “davvero avete in mente di fare qualche attentato clamoroso anche in Italia?” E lui, con solo gli occhi scoperti dalla kefiah, mi risponde: “ma l’Italia non è mica l’Inghilterra, la Francia o la Spagna, dove non abbiamo avuto problemi a darci da fare…” “Mi scusi” gli faccio, “ma quale sarebbe la differenza?” “Ma come tu sei italiano e mi chiedi la differenza tra voi e il resto dell’Europa?” “Sì, evidentemente mi sfugge…”

Ad un certo punto un’esplosione abbastanza vicina fece tremare la terra sotto di noi, mentre lui noncurante continuava dicendo: “qual’è una delle cose più famose del made in Italy?” “Forse il mangiare? O la moda? Oppure il vino? Non saprei…” “La mafia, caro mio” “La mafia? Ma che c’entra con gli attentati?” “Come che c’entra, ne ha fatti più lei che noi” “Vabbèh, ma quella è un’altra storia, sono anni che non li fanno più…” “Certo, questo è perché hanno cambiato strategia…” Ed io, prendendo la palla al balzo: “in effetti, perché non la cambiate pure voi? Sarebbe un bene per tutti…” “No, per ora ancora non conviene…” “Che vuol dire?” “Che ogni occasione fa l’uomo ladro…” “Mi scusi, ma io non ci sto capendo niente, lei risponde in modo sibillino, potrebbe essere più chiaro?”

Intanto fuori continuavano ad esserci rumori di spari, di urla, di esplosioni, di crolli… “Voi, umili occidentali che non avete potere, non riuscite a vedere al di là del vostro naso…” in quel mentre ci sparano addosso e lui viene colpito al petto e stramazza al suolo.

Allora un’altro della dozzina di individui che stavano lì, sempre con il volto coperto dalla kefiah, comincia a dare ordini agli altri, perciò mi faccio coraggio e gli chiedo: “mi scusi, lei ha sentito quello che diceva il…defunto, potrebbe essere così gentile da chiarirmi il concetto?” E lui, con un tono di voce cupo disse: “mala tempora currunt…” “Per chi, per voi o per noi?” “Per voi, naturalmente…” “Ma se è appena stato ucciso un vostro capo…” “Quello non è un problema, da noi, morto un papa se ne fa subito un’altro, questo perchè abbiamo molte persone papabili…”

“Mi scusi se insisto, ma lei potrebbe chiarirmi quello che il suo ex capo voleva dire?” “Come vuole, io sono meno sofisticato di lui”, mi disse, indicando il morto, “e le dirò che, a parte gli interessi che noi abbiamo con la vostra malavita, sia essa mafia, camorra, ‘ndrangheta o sacra corona unita, parliamo di interessi finanziari legati ad armi e a quant’altro, c’è un altro fattore che ci impedisce di trattarvi alla stregua delle altre nazioni europee; l’italiano è diverso dagli altri, anche per una motivazione geografica, il Profeta (pace all’anima sua), ha voluto che l’Italia sia messa in modo tale da essere il collegamento tra l’Europa e l’Africa (dove anche lì abbiamo parecchie basi).

La conformazione psicosomatica dell’uomo italiano poi è particolare; al nord potrebbe passare per un europeo, al sud somiglia molto all’arabo.

Poi, tendenzialmente, l’italiano medio è molto ignorante, e non è da tanto tempo che è abituato ad avere una massa così grande di stranieri in casa propria, perciò se noi facessimo l’errore di fare qualche attentato dalle vostre parti, probabilmente la reazione italiana sarebbe molto diversa da quella delle altre nazioni…” “In che senso?” “Nel senso che voi vedreste l’Isis dappertutto, nei venditori ambulanti senegalesi, negli indiani e nei nordafricani che stanno nelle bancarelle dei mercati, nei negozi della gente del Bangla Desh, negli egiziani che vendono prodotti ortofrutticoli, per non parlare della marea di immigrati africani che sono arrivati, che stanno arrivando e che arriveranno sulle vostre coste. Per l’italiano medio ignorante (e la vostra nazione è quella che legge meno in Europa) questi sono tutti potenziali terroristi dell’Isis. Avete presente questo fatto cosa significherebbe per noi? Non possiamo permetterci una strategia del genere, per noi sarebbe assolutamente controproducente…”

All’improvviso una cannonata centra il nostro alloggio e provoca un’ecatombe…a quel punto mi sono svegliato di soprassalto, urlando, ansimando e sudando.

In mente mi ritornava in continuazione una frase detta da quel tipo: “mala tempora currunt”…

MALA TEMPORA CURRUNT (corrono brutti tempi)ultima modifica: 2016-06-12T14:14:47+02:00da martinotaurino
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