E PIANTIAMOLA!

Tra le varie cose belle della vita, ce n’è una entusiasmante (se non siete ciechi ed avete un po’ d’amore verso nostra madre Terra), che è quella di incontrare vecchi alberi.
A volte, se sei ben disposto, soprattutto quando non te lo aspetti, è un’emozione da tuffo al cuore. Ovviamente, il fatto che abbiano una certa età lo si vedrà dalla stazza dei suddetti.
Non sto parlando delle scampagnate in mezzo alla natura, che restano sempre la cosa più bella da fare, ma bensì della sorpresa di trovarli andando in giro per la città.
A volte se ne trovano certi che incutono rispetto per la loro mole, e si rimane come inebetiti ad osservare la circonferenza del tronco, il colore e la consistenza della corteccia, la forma delle foglie, l’intrecciarsi dei rami, il volume della chioma…ed anche il fatto che nonostante la presenza dell’essere umano, siano stati in grado di conservarsi così, è qualcosa di veramente
stupefacente.
Se si pensa che a volte può accadere che hanno svariati secoli è straordinario. Pensate a quello che hanno potuto “vedere” e di cosa possono essere stati “testimoni”.
Normalmente chi ha il cosiddetto “pollice verde” sa bene che la pianta è recettiva, a tal punto che le persone più sensibili ci parlano, e questa gente non è fuori di testa, lo dimostra il fatto che di solito, la pianta trattata in questo modo, darà il meglio di sé, perché sarà contenta che qualcuno la accudisca amorevolmente.
Perciò cerchiamo di avere più rispetto nei confronti della flora, perché essa è “viva”, nel senso pieno della parola, e perché noi “viviamo” grazie a lei, e a proposito, c’è un fenomeno curioso: gli alberi più invecchiano e più aumenta il loro tasso di crescita, e così facendo inspirano più carbonio dall’atmosfera espirando più ossigeno, che ci consente di respirare.
Io vivo a Roma, e quando vedo certi alberi potati in modo osceno, dove sopravvive appena il tronco centrale e poco altro, mi sorge una rabbia dentro che mi viene da pensare, chissa perché, alle case di campagna dei colletti bianchi che lavorano al comune e alla loro legna per il
camino…
E’ capitato anche che questi incompetenti giardinieri comunali abbiano asfaltato completamente dei viali alberati, come nel caso del viale esterno all’università La Sapienza, dove c’erano svariate Gaggie di Costantinopoli, che sono degli alberi stupendi.
Avete presente i loro fiori? Opere d’arte fina!
E che cosa ci hanno fatto al loro posto? Parcheggi! Ma vi rendete conto? Ancora con questa mentalità gretta…che palle! Noi vogliamo vivere respirando ossigeno, non vogliamo morire inalando i gas di scarico delle automobili!
Vediamo il bicchiere mezzo pieno che è meglio, sennò ci viene un travaso di bile.
In varie parti del mondo c’è ancora la tradizione di piantare un albero per occasioni speciali, come la nascita di un bambino, un compleanno, o anche a Pasqua e a Natale. E c’è anche chi ne pianta al momento della dipartita di una persona cara, affinché resti qualcosa del suo passaggio…insomma, sarà il caso di riportare questa tradizione millenaria in auge.
E per finire leggete questa idiozia della Coldiretti: “l’Italia non è mai stata così ricca di boschi, ma mancano controllo e manutenzione…35mila nuovi posti di lavoro potrebbero nascere dall’aumento del prelievo del legname (!).”
Cosa dire? Stendiamo un velo pietoso dicendogli: piantatela!

P.S.: La carta igienica fatta con la cellulosa? Niente più (il sederino ce lo puliremo con le foglie, meglio con quelle d’ortica, così quando saremo nervosi, non avremo scuse…)!
Parola d’ordine: riciclare! Perciò non rimane che piantarla!
E allora vai con la proposta! Ad ogni essere umano che nasce e che muore in Italia, la circoscrizione, o il municipio di appartenenza, o il comune, avranno l’obbligo di piantare un albero, rispettando la tipologia della flora della zona dove sarà accaduto il fausto o l’infausto evento.
Le spese chi se le accollerà? I deputati e i senatori del nostro bel paese, che devolveranno serenamente, pacatamente, concretamente, il tre per cento dei loro emolumenti, pensione compresa (insomma alla fine saremo noi ad accollarci le spese, visto che lo stipendio che loro rubano lo paghiamo noi con una cifra enorme di tasse…).
Vi sembra un’assurdità?
Peggio di quelle che già ci sono?

Scorpio Venusiano

E PIANTIAMOLA!ultima modifica: 2017-10-25T20:55:11+02:00da martinotaurino
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