Era l’8 dicembre e come ogni anno, nel mio quartiere si festeggiava l’Immacolata, e per strada c’erano tante bancarelle, come fosse una grande fiera.
Mi serviva della frutta, perciò ero andato al negozio degli egiziani, dove, da queste parti, il rapporto qualità prezzo è il migliore.
Mentre stavo pagando, l’egiziano, con la sua pronuncia non perfetta, indicando fuori dal negozio mi domandò: “che è maculata?” Ora potete immaginare cosa vuol dire spiegare ad un musulmano cosa vuol dire “Immacolata”? Allora in un secondo mi è venuto in mente di tutto e di più. La pelle maculata di certi meravigliosi felini, il fatto che in Calabria, dove io vado nelle vacanze estive, molte donne di nome Immacolata, vengono chiamate in dialetto “Meculata”.
Insomma, alla fine, mi risolvo a dirglielo: all’incirca duemila anni fa, una ragazza vergine si sposò ad un anziano falegname, lei era incinta, ma non aveva mai fatto l’amore…e a quel punto l’egiziano comincia a ridere…dovevano trovare un posto in cui partorire e trovarono una grotta, e lì nacque il bambinello che poi divenne il Cristo Gesù…E lui continuava a ridere…
E il Santo Natale si festeggia quell’evento. La festa di oggi viene dalla parola Immacolata che vuol dire pura, intatta. Mentre lui si sganasciava dalle risate riuscì a dire: “vostre feste avere queste origini? Poi voi dire non credenti a altre religioni?…ah…ah…ah…”

Scorpio Venusiano