Qualche giorno fa è ascesa in cielo, accolta festosamente dai mondi spirituali, l’anima di Esmond Bradley-Martin, statunitense, che per tutta la sua vita ha difeso le specie in via d’estinzione.
La gioia nel manifestargli il loro affetto, soprattutto nell’ambito delle anime di gruppo relativo agli elefanti (ma anche ai rinoceronti), è stata grande.
Accolto con amore e gratitudine, come un eroe che si è sacrificato per la vita altrui (ucciso a coltellate in Kenia per il suo impegno contro il commercio dell’avorio).
Addirittura l’entità del dio Shri Ganesh, ha voluto riceverlo con tutti gli onori, congratulandosi vivamente con lui, per il sacrificio che ha fatto.
Già il dio indiano con la testa d’elefante, aveva dato il benvenuto con gioia ed entusiasmo, all’anima di Wayne Lotter, sudafricano, ucciso l’agosto scorso a fucilate, in Tanzania, perché lottava per difendere la fauna selvatica, soprattutto gli elefanti.
E questi omicidi, come tanti altri, sono accaduti in Africa. Il che, purtroppo, è anche normale, perché dove c’è gente che muore di fame, la vita degli animali selvatici non vale nulla, se riguarda la propria sopravvivenza.
Allora, fino a che gli occidentali continueranno a commerciare in avorio o in pellicce, o che la superstizione di molti asiatici, che crede alle (false) proprietà di certi organi animali, continuerà a sopravvivere, per quei pochi animali selvatici che ancora restano, sarà dura, molto dura, continuare a vivere.
Comunque, chi crede nei mondi spirituali, sa che uno degli scopi dell’incarnarsi come essere umano, è difendere i più deboli, perché si è in cima alla catena alimentare, e tutti gli animali sono gli esseri viventi più deboli per antonomasia.
Perciò, persone come Bradley-Martin e Lotter, sono, insieme a tanti altri, che sono stati uccisi per aver difeso i diritti degli animali e di Madre Natura, un fulgido esempio di come dare un senso alla propria vita, sacrificandosi per chi non è in grado di reagire.

Martino Taurino